La musica è una porta aperta su altre dimensioni dell'esistenza rispetto a quella ordinaria. Il mio lavoro di musicista è da anni indirizzato alla realizzazione di un proprio paesaggio sonoro, in cui identificarmi e stare a mio agio. Le musiche che ho amato, quelle che scopro, il desiderio di ciò che vorrei che fosse ma ancora non è, sono gli strumenti del mio operare. È da questa prospettiva che nascono le mie composizioni, le scelte di interprete, la costruzione dell’ambiente di lavoro in cui agisco.